Baby kiwi: origine e storia di un piccolo frutto molto curioso
Il baby kiwi, conosciuto anche come “kiwi arguta”, è un piccolo frutto dal sapore dolcissimo e dalla storia secolare.
Cresce su una pianta appartenente alle famiglia delle Actinidiaceae. La sua origine geografica è l’Asia, per la precisione le regioni fredde della Manciuria confinanti con la Siberia orientale.
I baby kiwi sono il risultato di un incrocio, o meglio di un’ impollinazione naturale, e sono quindi naturali al 100% e non OGM.
Negli anni Novanta, in Nuova Zelanda (un paese dove di kiwi se ne intendono!) alcuni botanici decisero di incrociare naturalmente alcune piante di baby kiwi fino ad ottenere una varietà nuova, che diede il via alla coltivazione di questi piccoli frutti davvero molto particolari.
Dopo vari tentativi di coltivazioni delle piante dei baby kiwi anche in Occidente, si avviarono le prime colture in Europa che hanno preso piede, negli ultimi anni, soprattutto in Italia, Francia e Portogallo, dove le condizioni climatiche favoriscono la loro crescita.
La raccolta avviene tra fine agosto e settembre, ed è importante raccogliere i frutti al giusto grado di maturazione, che non deve essere troppo avanzato: i baby kiwi, infatti, continuano a maturare anche dopo essere stati colti.
Ma... come si mangia il baby kiwi?
Forse vedendoli sul banco del fruttivendolo o al supermercato vi sarete chiesti che sapore abbinano questi piccoli frutti poco più grandi di una noce. Il loro sapore, dolce e gustoso, è effettivamente molto simile a quello del più comune kiwi. Anche i più scettici e restii a provare sapori nuovi potranno andare sul sicuro!
Lo sapevate poi che il baby kiwi è buonissimo anche con la buccia? A differenza di quella del kiwi, la buccia del baby kiwi è liscia e completamente edibile: basta sciacquarlo sotto l’acqua corrente ed è pronto da gustare, anche in un solo boccone.
I baby kiwi sono uno snack ideale: sono facilmente trasportabili e pratici da consumare anche fuori casa, al lavoro o a scuola per esempio. La possibilità di gustarli con la buccia (che si presenta di colore verde, ed è sottilissima) li rende pratici da mangiare in diversi luoghi e in occasioni molto diverse: a colazione abbinati a uno yogurt, ma anche come come spuntino o frutta “premio” nel post-allenamento, per gli amanti dello sport.
Se ben conservati, a differenza degli altri piccoli frutti più delicati (come lamponi, more e mirtilli) si danneggiano meno facilmente: via libera quindi al baby kiwi negli zaini delle vostre gite in montagna, nelle vostre borse da palestra e in quelle del mare! Il loro aspetto simpatico e divertente li renderà facilmente irresistibili anche ai più piccoli.
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