È ottimo il bilancio a fine 2021, il migliore dell’ultimo decennio
Si è tenuta sabato 9 aprile 2022 a Pergine Valsugana, ne Il Villaggio dei Piccoli Frutti, l’assemblea annuale ordinaria dei soci della Cooperativa Agricola Sant’Orsola. Ed è ottimo il bilancio chiuso a fine 2021 nonostante gli effetti pandemici, i ben noti fenomeni climatici avversi della scorsa annata e la concorrenza internazionale sempre più agguerrita. È il migliore dell’ultimo decennio, dati alla mano. Approvato all’unanimità dai soci che hanno affollato nel tardo pomeriggio di sabato l’Auditorium de Il Villaggio dei Piccoli Frutti per l’assemblea annuale ordinaria convocata dal presidente Silvio Bertoldi in presenza.
Due dati su tutti: il fatturato complessivo aziendale del 2021 ha raggiunto i 79 milioni di euro, pari ad un incremento del 21,5% sul 2020. Quello caratteristico del settore piccoli frutti è aumentato di un vistoso 18% nel medesimo periodo. Tra i fattori che hanno contribuito all’esito positivo dell’annata spiccano il coraggio e la fedeltà aziendale di tutti i soci che non si sono lasciati scoraggiare dai pur rilevanti aspetti esterni negativi del 2021.
Hanno giovato molto gli effetti positivi generati dalla riorganizzazione completa della cooperativa, ideata negli anni scorsi ed in buona parte realizzata. I più significativi sono l’ingresso in azienda di nuove risorse umane di qualità, il nuovo stabilimento ne Il Villaggio dei Piccoli Frutti, il rinnovo degli impianti, l’ampliamento del mercato, il potenziamento di settori strategici e la capacità di interpretare ed anticipare l’andamento del settore e di reagire di conseguenza.
La remunerazione dei soci è cresciuta del 6,8%, il patrimonio della cooperativa ha superato i 13 milioni di euro
Altri dati salienti di bilancio consentono di leggere la capacità della cooperativa di controllare e governare i costi allo scopo di aumentare il liquidato ai soci. Infatti, pur a fronte di un aumento dei costi complessivo pari all’11% nel 2021, l’incremento del fatturato del settore caratteristico aziendale ha consentito di riservare ai soci una significativa remunerazione, cresciuta del 6,8% rispetto al 2020.
Ingente l’incremento del patrimonio netto aziendale passato da 8,6 milioni del 2019 ad oltre 13 milioni nel 2021, aumento capace di sostenere gli investimenti che seguiranno e le previsioni a lungo termine elaborate dalla Cooperativa, tese ad aumentare la produzione e la sua qualità. Assai consistente anche l’aumento del margine operativo lordo con conseguente forte rafforzamento della società, che ha voluto inserire in bilancio anche un utile, seppure contenuto, pari a 343.650 Euro.
“Naturalmente è servito molto l’avere fatto investimenti corretti nei periodi giusti – ha segnalato il presidente Silvio Bertoldi nel suo intervento rivolto ai soci – mentre altri si trovano oggi a dover sopportare costi assai elevati. Tengo molto a segnalare che la situazione generale dell’azienda è buona ed è sostenibile dal punto di vista finanziario anche in momenti difficili come l’attuale e che per tale motivo gode della fiducia degli istituti di credito”.
Un plauso all’operato di Silvio Bertoldi, presidente dal 2008 riconfermato all’unanimità
L’operato di Bertoldi, presidente della cooperativa dall’ottobre 2008, è stato applaudito dall’assemblea. Ha saputo guidare l’azienda riscattandola dalle difficoltà del passato rafforzando la sua posizione di leader italiana del mercato, sia per produzione sia per vendita, riuscendo a consolidarla fino a garantire ai soci tangibili prospettive di futuro. Durante il suo mandato anche la realizzazione del nuovo stabilimento ne Il Villaggio dei Piccoli Frutti. Tutto ciò in un mercato nazionale ed internazionale che aumenta di continuo registrando la costante crescita dei volumi di vendita di fragole e frutti di bosco, mirtilli, lamponi, more e ribes. La sottolineatura è del direttore generale Matteo Bortolini, intervenuto per informare a tutto tondo i soci sull’andamento del mercato italiano ed internazionale e sulle novità della cooperativa.
Mercato e trend di consumo in crescita
Tra queste, certo non ultima per importanza la rivoluzione interna in corso che sta aggiornando e innovando il sistema di campionatura della frutta conferita, capace tra l’altro di rifondare dalle radici lo spirito genuino della mutualità dei soci produttori. Tra i dati, l’aumento del 22% dei consumi di frutti di bosco delle famiglie in Italia sull’annata precedente (Osservatorio GfK Consumer Panel) e il trend per il 2022 e per gli anni seguenti previsto dagli analisti ulteriormente in crescita, sempre che gli effetti dovuti ai rincari delle materie prime e quelli indotti dalla guerra in corso in Ucraina non obblighino il mercato a flettere verso il basso.
La produzione italiana di settore non tiene però il passo dei consumi, sicché il nostro Paese è diventato un importatore abituale di frutti di bosco durante tutto l’anno. Dal canto loro, i consumatori sono sempre più esigenti, richiedono infatti sempre più qualità e sostenibilità dei frutti e nel loro confezionamento. Proprio il Mirtillo Residuo Zero* di Sant’Orsola ha ricevuto lunedì scorso a Milano l’importante riconoscimento di Prodotto dell’Anno 2022** per l’innovazione con menzione per la sostenibilità.
Un particolare ringraziamento in assemblea è andato a Flavio Eccher, componente uscente del Consiglio di amministrazione, per l’importante contributo dato alla cooperativa durante il suo pluriennale mandato. Riconfermati nell’incarico sono i consiglieri Simone Bertoldi e Davide Capra, mentre nuovo entrato è Paolo Aprili.
**Ricerca su 12.000 consumatori svolta da IRI, su selezione di prodotti venduti in Italia. prodottodellanno.it cat.Mirtilli