I dati dell’inquinamento da mozziconi e gli obiettivi del progetto Recig
Da luglio 2019 i mozziconi di sigaretta sono stati riconosciuti come veri e propri rifiuti. Si stima che ogni anno nel mondo vengano abbandonate più di 850.000 tonnellate di mozziconi e che proprio di mozziconi sia costituito il 40% dei rifiuti presenti nel Mar Mediterraneo. Solo in Italia, in un anno, i mozziconi di sigarette che finiscono nell’ambiente sono 14 miliardi. Un danno che colpisce in egual modo salute e ambiente e nei confronti del quale siamo tutti chiamati a fare la nostra parte.
Per questo noi di Sant’Orsola abbiamo deciso di aderire al progetto Re-Cig e di installare all’esterno del Villaggio dei Piccoli Frutti degli appositi “Smokers Point”, realizzati in conformità alle normative vigenti che riguardano i prodotti da fumo. Queste speciali colonnine non si limitano al raccoglimento dei mozziconi per favorirne lo smaltimento: tutti i mozziconi al loro interno, infatti, vengono riciclati e trasformati in materiale plastico a sua volta riutilizzato per la produzione di piccoli oggetti.
Un’iniziativa per favorire l’economia circolare e ridurre l’inquinamento
Re-Cig, giovane startup trentina nata nel 2016, ha già coinvolto nel progetto numerose aziende e amministrazioni territoriali, ha sviluppato un vero e proprio brevetto per la purificazione e la trasformazione dei mozziconi di sigaretta in un particolare polimero plastico e non ha intenzione di fermarsi qui. L’obiettivo oggi è quello di coinvolgere anche aziende che possano riutilizzare il materiale così ottenuto nella loro filiera produttiva, dandogli nuova vita.
Recupero in primis, ma anche e soprattutto impulso a favorire e diffondere una nuova cultura del riciclo dei materiali inquinanti: questo il cuore del progetto Recig e questi i motivi per cui abbiamo scelto di aderire all’iniziativa.
Ci teniamo a ricordare che il fumo nuoce gravemente alla salute di chi fuma e di chi gli sta intorno.